Vini e cantine maceratesi. Parliamo del vino , quello buono naturalmente. Nell’anno in cui le Marche sono la prima regione al mondo, è importante far sapere e ricordare quali eccellenze offre la nostra Regione a chi intraprende un viaggio per scoprirla e goderne quanto più possibile.
Il parterre è ricco, non basta una vita per illustrarlo nel dettaglio.
E’ vasta la ricchezza storica e umanistica celata dietro ogni espressione culturale, enogastronomica della nostra terra.
Il Sentiero torreggia sulla linea di confine tra fermano e maceratese, non ne abbiano a male i conterranei con cui condivido il business territoriale però, considerando un punto di partenza da dove iniziare, sceglierò una discriminante, uno start ossia la mia residenza oltre Chienti, nel maceratese.
Cantine e vini maceratesi
La storia vitivinicola del maceratese passa attraverso nomi altisonanti come Boccadigabbia, la cui storia risale ai cento poderi dell’Amministrazione Bonaparte. Un’azienda per oltre un secolo, già al tempo, considerata di altissima qualità organizzativa e assai moderna.
La zona è Castelletta di Fontespina, Civitanova Marche ma anche, dalla seconda metà degli Anni ’90, Contrada Montanello vicino Macerata. Tra le caratteristiche di coltivazione, spicca l’attenzione verso un vitigno raro ed assolutamente autoctono: la Ribona o il Maceratino, peculiare al territorio di Macerata.
Molto importante è l’Azienda Conti degli Azzoni, storica vitivinicola marchigiana, con attivi oltre 850 ettari, 130 dei quali adibiti a vigneto. Caratteristico il Grechetto delle Marche o il Passatempo, ottima interpretazione del Montepulciano oppure, eccezionale, il Ribona degli Azzoni.
Non solo vino, anche EVO
Casalis Douhet, una storia che inizia nel 1899 con il Senatore Casalis, conoscitore profondo delle tecniche agricole oltre che uomo politico. 160 ettari di tenuta interamente affacciati sull’Adriatico, integrati oggi da vigneti internazionali, oltre gli autoctoni, affiancando anche la produzione di EVO più volte premiato nel corso degli anni.
Come dimenticare, sul territorio di Civitanova Marche, la Cantina Fontezoppa i cui sapori sono sapientemente equilibrati tra le atmosfere montane e quelle marine.
Cantina Sant’Isidoro di Corridonia, la cui produzione vanta solide motivazioni capaci di imporla decisamente sul panorama nazionale. Tradizione e innovazione, sapori autoctoni coadiuvati da cultivar internazionali per produrre, sempre, sapori e sentori ortodossi, fuori da mode azzardate.
Termino con le cantine Capinera, Montesanto e Saputi, tutte eccellenze vinicole capaci di portare alla ribalta nazionale ed internazionale le produzione di questa provincia che ben rappresenta le tradizioni più genuine della Regione Marche.
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